Potenza Divina D’Amore


OPERA DELLO SPIRITO SANTO “Potenza Divina d’Amore”

Cenacolo di preghiera dello Spirito Santo

Si svolge una volta alla settimana, il giovedì dalle ore 17 alle ore 18 nella sala di convegno attigua alla segreteria. Dopo un primo quarto d’ora dedicato ad uno scambio su argomenti spirituali, ecclesiali o di attualità riferiti alle religioni o a problemi di morale, si recita il Rosario dello Spirito Santo, una meditazione su sette punti della Scrittura riferiti alla presenza e all’azione dell’Eterno Divino Spirito, con invocazioni ad Esso, litanie e preghiere specifiche. Lo scopo: che sia maggiormente conosciuto e quindi amato e glorificato. Nell’ultima parte dell’ora si prega con speciale destinazione per i malati, senza distinzione o per particolari casi segnalati dai partecipanti. La devozione dello Spirito Santo è riportata nel molto conosciuto libretto qui riportato sotto, diffuso in molti milioni di esemplari in tutto il mondo.

Il Cenacolo è una emanazione dell’Opera dello Spirito Santo POTENZA DIVINA D’AMORE  con sede in Palestrina (Roma) le cui nascita e caratteristiche spirituali sono illustrate nelle pagine appresso. Il Cenacolo è approdato in parrocchia nel gennaio 1999, parroco don Gabriele Zuccarini. E’ presente ed operante con costanza quindi da quattordici anni, con sentita partecipazione di fedeli della parrocchia.

Coordinatore Alessandro da Rin

Tel.  068082778

Cell. 3395619649

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Origine spirituale in una esperienza mistica

Era il novembre 1965 e stavano per chiudere i lavori del Concilio Vaticano II. Infatti gli ultimi Decreti e Costituzioni conciliari (tra cui la “Dei Verbum” e Gaudium et Spes” e il Decreto “Apostolican actuositatem” sull’apostolato dei laici) portano le date del 18/11 e 7/12/1965. In tutti i 16 documenti conciliari lo Spirito Santo, Terza Persona trinitaria, riceve particolari riferimenti e si contano ben 111 punti in cui si tratta di Esso.

Un’anziana suora canossiana di 64 anni, m. Carolina Venturella, che viveva in una casa dell’Istituto in Torrette di Ancona e che svolgeva semplici servizi nella comunità, già da due anni riceveva nel suo intimo impressioni spirituali particolari che – sono le sue parole – “non sono altro che non una forza misteriosa che produce suono di parole”. Di tale esperienza era al corrente solo il suo padre spirituale e confessore, il cappuccino p. David de Angelis. il primo di essi (01.01.64):

La Voce: “Ho scelto il tuo cuore come un piccolo rifugio: lasciami entrare, ho bisogno di amore”.

Improvvisamente, dopo una lunga preparazione mistica (10.11.65)

La Voce: “Perché la Chiesa, mia Sposa, non onora con un culto più solenne, ardente, pratico presso i fedeli lo Spirito Santo? In Lui e per mezzo di Lui tutto si compie dai secoli eterni, in cielo e in terra, nell’intima comunicazione con il Padre ed il Figlio. Eleggo te a farne parola, intanto, al mio Ministro, di questo mio desiderio”.

Il giorno dopo:

La Voce: “Quando t’incontrerai con il mio Ministro, gli dirai, a nome mio, che è desiderio del Padre e dei mio Cuore che lo Spirito Santo venga maggiormente conosciuto e amato nella Chiesa, mia Sposa, e ti assicuro che si aprirà un’era di maggiore santità nelle anime e di fratellanza fra i popoli. Ora però questo deve rimanere nel segreto”.

E ancora il 10.12.65:

La Voce: “Se tu penetrassi nel mio Cuore, non vi troveresti che carità, amore. Anche la giustizia qui dentro è carità. Che tutti gli uomini lo sappiano, lo comprendano… Ed il modo più potente, efficace, sicuro è quello di cui ti ho già parlato: è il culto all’Eterno Divino Spirito, Amore sostanziale del Padre e del Figlio. Io lo desidero… te lo chiedo… ed a suo tempo è necessario che si compia questa rinnovazione dell’umanità nei suoi ineffabili ardori.

Sarà come il complemento dell’onore dovuto al mio Cuore, sarà la gloria del Padre e del Figlio… sarà la gloria della Santissima Trinità”.

e il 21.12.65:

La Voce: “È necessario che si apra l’era dello Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio… Rinnovazione di vita cristiana nelle effusioni infinite del mio Cuore… che altro non desidera che di donarsi, per tutti illuminare, convertire, salvare, santificare.

Appare una particolare interconnessione tra il volere e le decisioni della Chiesa riunita in Concilio e la risposta e conferma dell’Alto sulla necessità, attraverso una maggiore attenzione all’Eterno Divino Spirito, di una migliore percezione del Mistero Trinitario. Il tramite è una consacrata semplice, umile e riservata, anche se ha avuto esperienze di Superiora.

Ma chi può essere la Voce se non la Parola, che si qualifica chiaramente (15.03.66)

La Voce: “Datemi il vostro cuore… datemi il vostro cuore… ne ho bisogno! Datemelo così com’è… mi basta che me lo diate tutto, completamente, senza condi­zioni…  lo trasformerò e lo renderò secondo il piano del mio amore! Ho bisogno della vostra cooperazione, per l’avvento di un nuovo ristabilimento del Regno del mio Amore, mediante la glorificazione dello Spirito Santo. Aiutatemi, seguitemi… ed lo vi manifesterò le mie vie… le vie del mistero del mio Amore! Poi a suo tempo tutto si compirà. Io, il Cristo, Figlio del Dio Vivente, che negli ardori dello Spirito Santo vive e regna nel seno del Padre”.

Ma la Chiesa che cosa deve fare per soddisfare quello che risulta essere “desiderio del Padre e del mio Cuore”? Già Papa Giovanni XXIII nell’indire il Concilio rivolgeva preghiera allo Spirito Santo “Rinnova nella nostra epoca i prodigi di una novella Pentecoste” e il Papa Paolo VI menzionava più volte la “Civiltà dell’Amore”. Ma (3/04/66)

La Voce: “Allora ascolta la voce del tuo dilettissimo Signore il culto che lo domando per glorificare maggiormente lo Spirito Santo non sarà disgiunto da quello dovuto al mio Sacro Cuore… quindi non sarà per nulla un culto nuovo… Però quello che Io domando è che la mia Chiesa dia molto risalto alla Sua azione santificatrice nelle anime… ne parli di più… Lo si faccia conoscere, si faccia comprendere alle anime che senza questo Divino Spirito nulla si può compiere che possa piacere alla Santità del Dio tre volte Santo. Che s’inculchi nelle anime un amore ardente, fiducioso… che Lo s’in­vochi… che Lo si renda familiare amico di ogni istante, perché Egli solo è l’ispiratore di ogni bene. Egli solo nel calore del mio ardentissimo amore trasforma le anime… Santifica i cuori. Egli in quest’ora grave può salvare l’umanità!”.

E ancora (5/04/66):

La povera anima: Scritto tutto direttamente sotto l’azione misterio­sa.

La Voce: “E questo culto sarà appunto il mezzo più adat­to e necessario perché il mio amore venga veramente compreso nelle sue manifestazioni più arden­ti, e venga riparato, ricambiato e glorificato. Ora è ormai tempo di farti comprendere in qual modo questo culto dev’èssere reso allo Spirito San­to… con quali mezzi dev’essere presentato per effet­tuarne la pratica.

Prima di tutto devono essere convinti e ben pre­parati (a questo nuovo Messaggio) i miei Sacerdoti che sono i maestri e le guide delle anime… sì, essi per primi lo devono onorare e glorificare nell’intimo del loro cuore. E, quando, docili al mio invito e ben compresi della grande importanza del nuovo mezzo posto nelle loro mani perla salvezza delle anime, si dedicheranno in mille modi a farLo conoscere, si accorgeranno che una nuova primavera di grazia si diffondèrà e sarà apportatrice di sicuri frutti di santificazione e di salvezza”. “lo che ti parlo in spirito e verità ti assicuro che, se si darà ascolto a questo mio nuovo Mes­saggio d’amore, e si farà conoscere e glorificare lo Spirito Santo, si diffonderà nella mia Chiesa e nelle anime un nuovo spirito, che, quale brezza mattutina, le rinvigorirà, e le vocazioni ecclesiasti­che e religiose torneranno a rifiorire, a grande vantaggio e rinnovamento dello spirito cristiano nelle anime e nella società… e si effettuerà quel trionfo del mio Amoré che sino dall’eternità è stato prestabilito con la mia venuta su questa terra”.

Lo Spirito Santo è Amore, ma qual’è la sua funzione e qual’è l’azione del Cuore di Cristo? (20.05.66)

“Lo Spirito Santo è l’Amore del Padre e del Figlio. È la Divina Carità che, uscendo dalla Sua intima dimora Si dona, Si espande su tutto il creato, sulle cose, e in modo speciale sul cuore degli uomi­ni, per farne un Suo piccolo Paradiso sulla terra, per poi trasportarli nei perenni gaudii del possesso di Se stesso in Paradiso.
Questa è la missione dell’Eterno Divino Spirito. Ora a te è stato stabilito di poterne penetrare molto più intimamente, affinché poi il mondo sappia quanto è grande, infinita la sollecitudine del mio Cuore per la sua salvezza… affinché si sappia e si comprenda bene che nulla lo lascio d’intentato per il maggior bene dell’umanità. Questa umanità che mi è motivo di tanta sofferenza! lo, per questo ti ho scelta, e ti ho fatta mia vittima d’amore… perché tu fossi poi la mia interprete presso la mia Chiesa e le manifestassi, in mio nome, questo mio grido, nel­l’ora attuale… grido con cui, come un nuovo palpito del mio Cuore, intendo di visitarla e porgerle un nuovo mezzo di salvezza. E praticamente farai poi sapere, a suo tempo, con quali mezzi lo desidero che venga onorato. Intanto nelle preghiere del mat­tino e della sera venga aggiunta anche questa: glo­ria, adorazione, benedizione, amore a Te, Eterno Divino Spirito che ci hai portato sulla terra il Salva­tore delle anime nostre; e gloria e onore al Suo ado­rabilissimo Cuore che ci ama d’infinito amore!”.

Tutto quanto sopra è giusto spiritualmente ed è bene che tutti i cristiani siano rinvigoriti nella loro fede, ma qual’è lo scopo della necessità di un culto specifico e nuovo? (il 22/05/66):

La Voce:                     “Affinché il mondo sappia che lo amo il Padre e faccio sempre quanto Egli desidera, ascolta la mia voce: Verranno tempi ancora più calamitosi per l’u­manità… per la Chiesa… e la fede dei buoni sarà messa molto a dura prova… Si dia quindi ascolto alla mia voce… si onori lo Spirito Santo… Dopo venti secoli di evidentissime prove della Sua onni­potente assistenza è già ora che venga riconosciu­to, onorato e glorificato anche con un culto tutto speciale, che si comprenda la necessità di questo dovuto omaggio, nel quale ti prometto che sta riposta l’unica speranza per il presente e il futuro. Oh, sì, si dia gloria, onore e amore all’Eterno Divino Spirito, Amore del Padre e del Figlio… nel quale e per il quale avrà maggior trionfo anche il Regno…”.

Ed ecco riapparire la menzione di “novella Pentecoste” (5.08.66):

La Voce:                      “Se tutte le opere del mio amore sono motivo di grande sofferenza per quelli che io scelgo a tenermi compagnia più da vicino… quanto più dovrà costare a te, piccola creatura, scelta per un’opera di così grande importanza?… Oh quanto lo desidero che questo culto si stabilisca nella mia Chiesa… nelle anime… nella società! Il mondo d’oggi ha bisogno di questa NOVELLA PENTECOSTE… affinché le anime si sentano scos­se, illuminate, rinvigorite per una nuova ripresa di vita cristiana… di una vita che più prestamente le conduca alla salvezza, alla santificazione. Oh la sal­vezza delle anime quanto mi sta a cuore! È una esi­genza alla quale non posso rinunziare’.

Un grido del Cuore di Gesù (1.11.66):

La Voce:                “La Chiesa, mia Sposa, uscita dal mio Cuore, ne ha estremo bisogno di questo Potente Soffio, per poter attraversare il mare burrascoso dei tempi, e in modo speciale dell’attuale, in cui tutto minaccia di distruggerLa… Mi credano i miei Sacerdoti… diano ascolto al grido del mio Cuore… cerchino di riem­pirsi di questo ineffabile Spirito di Amore, eterna fiamma in cui tutto viene vivificato… per poter poi trasmetterla, in qualunque modo loro possibile, nei cuori dei loro fedeli. È necessario che il mondo sia rinnovato in questa Divina Carità”.

Un’accorata “dichiarazione della Voce (26.04.67):

 “Mi vendicherò di questa ingrata umanità… Sì, mi vendicherò… ma mandando un nuovo mezzo di salvezza… perché il mio Cuore vuole che gli uomini si salvino e vivano… non che periscano eternamen­te. E tu rassicura il mio… che durante la celebra­zione della Santa Messa e lungo il succedersi degli eventi, avrà tutti i lumi necessari per il compimento dell’Opera”.

La Voce chiede che si costruisca un Tempio dedicato allo Spirito Santo (30.10.71 e 24.12.71):

“Sì, sì, si faccia la Cappella o Chiesa e della grandezza che più corrisponda alle convenienti leg­gi della necessità, a gloria dello Spirito Santo. Ma nello stesso tempo si dia molto risalto alla figura della mia Santissima Madre, come già da tempo ti ho fatto comprendere”.

“Lo Spirito Santo, Spirito della Eterna Carità del Padre e del Figlio, discenderà e prenderà stabile dimora in quel SACRO TEMPIO per donar luce e gra­zia a tutti quelli che lo VISITERANNO e diventerà centro d’irradiazione del culto che Gli è dovuto”.

e il 24.06.74 e nel 1988

“Ti confermo quanto ti ho detto: come da quanto prestabilito nel piano delle mie vie, lo desi­dero che il Tempio venga costruito, e lo Spirito Santo vi discenderà e farà Sua stabile dimora in esso, a bene delle anime”.

«È proprio mio desiderio che venga costruito questo Tempio, affinché diventi punto di attrazione per il cuore degli uomini, e momento di lode e gloria a Dio, dal secon­do al terzo millennio!»        (20-5-1988)

«Al tocco della mia grazia tutto arriverà al suo compi­mento… e anche quest’Opera sarà costruita… e il Tempio… sì, pure il Tempio sarà costruito… e ivi porrò la mia dimora in modo tutto particolare, affinché lungo i tempi futuri possa essere Centro di irradiazione e di attrazione per la salvezza di innumerevoli anime e della società!»     (21-5-1988)

«Il mio progetto è (…) che venga costruito questo Tempio che sarà lungo i secoli della storia il monumen­to a ricordo della fine del secondo ed inizio del terzo millennio. E sarà posto come segno di luce, di conforto e di attrazione per la salvezza delle anime ad onore della Chiesa del Dio vero, e a gloria e onore dell’eterno Divino Spirito, nei secoli dei secoli ! »      (23-5-1988)

– Questi scrìtti sono un limitato sunto in collage di quelli riportati nel libro “POTENZA DIVINA D’AMORE” pubblicato con imprimatur nel 1975 dal fondatore dell’Opera p.David De Angelìs capp.(+ 1996), e a loro volta estrapolati da circa 500 pagine di manoscritti consegnati dalla “povera anima” al suddetto p.David e da lui raccolti e conservati su disposizione del Vescovo di Ancona.

L’Istituto Canossiano, di cui m.Carolina Venturella(+ 1989) faceva parte, ha redatto nel 2000 un libro sulla figura come persona umana e religiosa della stessa e sulla esperienza mistica da lei vissuta. La stesura del libro, ad opera di una consorella, è stata assistita dal prof, don P.L.Boracco, docente di Teologia Spirituale presso la Facoltà Teologica dell’Italia sett.

L’Opera sta conoscendo una grande diffusione tra i fedeli, con diverse decine di migliaia tra associati e sostenitori in Italia e in tanti stati esteri, principalmente con la diffusione a mezzo stampa degli scritti e delle preghiere specifiche, tra cui il “Rosario dello Spirito Santo”, meditazioni con invocazioni e preghiere su sette punti della Scrittura riferiti allo Spirito Santo, edito dalle due Famiglie religiose dell ‘Opera.

Nel gennaio 1967 a Pittsburgh (Penn.,USA) si evidenziava per la prima volta nel mondo cattolico una particolare azione dello Spirito Santo su un gruppo di studenti e nasceva il Rinnovamento carismatico cattolico. Dal 1977 opera anche il “Rinnovamento nello Spirito Santo”.

(A. DR.)

“…Intanto nelle preghiere del mattino e della sera venga aggiunta anche questa: Gloria, adorazione, benedizione, amore a Te, Eterno Divino Spirito, che ci hai portato sulla terra il Salvatore delle anime nostre; e gloria e onore al Suo adorabilissimo Cuore che ci ama d’infinito amore!”(05.66)

 

Potenza Divina d'amore